Monitoraggio dell’Applicazione della Raccomandazione CM/REC(2010)5 del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa agli Stati membri sulle misure volte a combattere la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere.
Nel 2010 il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha approvato una Raccomandazione agli Stati Membri definendo un’articolata serie di misure volte a combattere le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale ed identità di genere.
L’approvazione è stato un momento storico poiché, come riconosciuto dallo stesso Segretario Generale del Consiglio d’Europa Thorburn Jagland, la Raccomandazione è il primo strumento del diritto internazionale ad affrontare nello specifico le discriminazioni per orientamento sessuale ed identità di genere, da lui definite tra le più durature e difficili forme di discriminazione da contrastare. In termini generali la Raccomandazione:
- Enfatizza i principi chiave per cui i diritti umani sono universali e si applicano a tutti gli individui e, pertanto, anche alle persone LGBT;
- Riconosce le secolari e continue discriminazioni vissute dalle persone LGBT sulla base del loro orientamento sessuale e identità di genere;
- Riconosce la necessità di un’azione specifica per assicurare alle persone LGBT il pieno godimento dei diritti umani e definisce le misure che gli stati membri debbono adottare a tale scopo.
La Raccomandazione è stata approvata all’unanimità dai 47 paesi membri del Consiglio d’Europa. Nonostante questo strumento, al contrario delle Convenzioni, non abbia un valore vincolante, è comunque solidamente basato sugli obblighi internazionali ed europei dei paesi membri in materia di rispetto dei diritti umani. I paesi stessi hanno pertanto il chiaro dovere di applicarne gli elementi chiave.
Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha previsto di condurre un monitoraggio dell’attuazione della Raccomandazione da parte degli Stati Membri nel 2013 ed è in questo percorso che si inserisce il presente lavoro del Centro.
Il Centro Risorse LGBTI ha infatti preso parte per l’Italia ad un’iniziativa di monitoraggio indipendente promossa da ILGA – Europe (International Lesbian, Gay, Bisexual, Trans and Intersex Association) in 16 paesi. Il monitoraggio si è svolto nel 2012 ed ha coinvolto un team di ricercatori e ricercatrici oltre ad alcune tra le principali associazioni LGBTI italiane
Arcigay Associazione Gay e Lesbica Italiana
ArciLesbica Associazione Nazionale
Associazione Genitori di Omosessuali AGEDO
Associazione Radicale Certi Diritti
Coordinamento Trans Sylvia Riveira
Famiglie Arcobaleno Associazione Genitori Omosessuali
Movimento Identità Transessuale
Il risultato del monitoraggio è un report, una fotografia di quanto le istituzioni dello Stato italiano hanno fatto per proteggere e promuovere i diritti delle persone LGBT dalle discriminazioni; è un modo per approfondire e diffondere la conoscenza delle Istituzioni responsabili della promozione dei diritti delle persone LGBT, dei loro meccanismi e delle opportunità di promuovere misure coerenti con i contenuti della Raccomandazione. È un punto di partenza perché quanto previsto dalla Raccomandazione è la base su cui costruire l’agenda politica connessa ai diritti delle persone LGBT.
Il Report, insieme agli altri prodotti, ha contribuito ad un resoconto sull’applicazione della Raccomandazione in Europa.
** Gli allegati non pubblicati nel Report sono disponibili su richiesta presso il Centro Risorse LGBTI
Questa pubblicazione è supportata dallo Human Rights Violations Documentation Fund di ILGA-Europe nell’ambito del progetto “Implementing the Council of Europe’s Recommendation on LGBT rights”. Il progetto è supportato finanziariamente dal Department for Gender & LGBT Emancipation of the Ministry of Education, Culture and Science del Governo dei Paesi Bassi.
Le opinioni espresse nel documento non riflettono necessariamente le posizioni ufficiali di ILGA-Europe o del Governo dei Paesi Bassi.