Progetti

Non-binary selfie: spazio di autonarrazione non binaria

Vuoi raccontare la tua storia come persona non-binary?

Vuoi farlo nel modo che più ti si addice?

Il progetto ‘Non-Binary Selfie’ vuole costruire il posto giusto per te: una piattaforma per persone che si identificano come non-binarie e che vogliono condividere la loro storia personale. Uno spazio sicuro per l’autonarrazione delle soggettività non binarie, realtà emergente all’interno della comunità LGBTQI+, attraverso la raccolta e la divulgazione di storie di vita de* protagonist*.

Questa non è una ricerca né la costruzione di una definizione. La piattaforma e le storie che conterrà al suo interno puntano ad essere sia fonte di ispirazione per chi si sta confrontando con la propria identità di genere sia incubatore di narrative che restituiscano la complessità e la varietà delle vite delle persone non binarie in Italia.

Le storie potranno essere inviate dal 24 gennaio al 28 febbraio 2022 nel formato che si preferisce (audio, video, immagini, testo scritto) e per alcune di esse ci sarà la possibilità di partecipare ad una videointervista. La seconda parte del progetto, che si svolgerà tra marzo e aprile 2022, prevede, infatti, un approfondimento video di 5 autonarrazioni, tra quelle ricevute attraverso la call. Questi approfondimenti verranno selezionati dal team del Centro Risorse LGBTI cercando di valorizzare l’unicità e la diversità dell’identità di genere non-binary, rispettando la testimonianza delle persone e costruendo insieme a loro una videointervista nei luoghi e nei modi che le persone sceglieranno.

Per ogni autonarrazione, a prescindere dalla modalità scelta, sarà possibile scegliere l’anonimato e l’associazione Centro Risorse LGBTI, promotrice del progetto, si impegna a garantirlo. Allo stesso modo, nessun contributo verrà manipolato, corretto o modificato.

Il Centro Risorse LGBTI, nella persona della presidente e delle persone responsabili per questo processo, si fa carico del trattamento dei dati e di ogni conseguenza che ne discende.

Il progetto è sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese